Zubin Mehta è sempre stato un grande interprete di Richard Strauss. D'altra parte le sue radici musicali sono viennesi e tardoromantiche, anche se, a causa della sua nazionalità, spesso ce ne si dimentica.
Questo cofanetto di otto cd, venduto ad un prezzo convenientissimo, raccoglie tutte le registrazioni di Richard Strauss effettuate da Mehta per la Sony. È presente anche un'opera intera, la Salomè, che sebbene abbia in Èva Marton una protagonista dalla voce non ideale, è condotta con intelligenza e possiede un suono che è la quintessenza dello Strauss nel suo periodo quasi espressionista.
Il resto è della stessa qualità. Probabilmente il Maestro indiano ha dato il meglio di sé, quantomeno nei poemi sinfonici, nelle registrazioni targate Decca, ma anche qui non si scherza. Non sono presenti tutti i grandi titoli del repertorio straussiano: mancano all'appello il Don Chisciotte, Till Eulenspiegel e Morte e Trasfigurazione, oltre al sottovalutato Macbeth. Ma quelli inclusi nel cofanetto, pur non essendo registrazioni epocali, sono il frutto del massimo livello che dei professionisti di primo rango (in genere Mehta è a capo dei Berliner, tranne che per il Don Juan, in cui l'orchestra è la Los Angeles Philharmonic) sanno trarre da una routine di lusso. Spicca la Sinfonia delle Alpi, da sempre una specialità di Mehta, che sebbene non raggiunga i vertici di quella targata Decca con la Los Angeles Philharmonic, è un'interpretazione lievemente superiore alla lussuosa routine sopracitata.
Ma la vera chicca, quella che vale l'acquisto del cofanetto, è il quinto cd: raccoglie, oltre alla più nota prima sequenza di valzer dal Cavaliere della Rosa, vere e proprie rarità quali le fantasie sinfoniche tratte da La Donna senz'ombra e Die Liebe der Danae, oltre ai meravigliosi quattro interludi tratti da Intermezzo. L'unico disco che può competere con questo è quello di André Previn alla testa della Filarmonica di Vienna, uscito nel 1993 per Deutsche Grammophon, insuperabile nella suite del Rosenkavalier e soprattutto nei quattro interludi, ma ormai fuori catalogo e privo delle altre due suite sinfoniche. Ed inoltre si parla di inezie a livello qualitativo: Zubin Mehta e i Berliner suonano questa musica con una finezza e un timbro orchestrale che ha veramente pochi eguali, causa anche, tocca ammetterlo, la scarsità di concorrenza.
In breve, se possedete e conoscete già a fondo lo Strauss della classica triade Kempe-Reiner-Karajan, non esitate a far vostro anche questo cofanetto. Avete molti motivi per farlo: il prezzo, le stupende rarità contenute nel cd numero 5, e soprattutto l'occasione di conoscere uno dei più grandi direttori straussiani degli ultimi cinquant'anni.
Najlepsze opinie o produkcie
Stefano Masnaghetti
Zubin Mehta, lo straussiano dimenticato
Opinia napisana we Włoszech dnia 18 stycznia 2023
Louie the fervent listener
Sumptuous Berliner Soaring High
Opinia napisana w Niemczech dnia 26 października 2017Montealto
A strong Richard Strauss collection,though limited representation.
Opinia napisana w Kanadzie dnia 14 stycznia 2017
David Rowe
Mehta's later digital remakes for SONY come up sounding terrific with the Berlin Phil in this latest budget box
Opinia napisana w Stanach Zjednoczonych dnia 13 stycznia 2017Neovercingetorix
A great bargain
Opinia napisana w Stanach Zjednoczonych dnia 12 sierpnia 2017